Jan Van Eyck e le miniature rivelate
La mostra Van Eyck e le miniature rivelate, curata da Simonetta Castronovo in collaborazione con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, offre un’occasione unica per esplorare il mondo affascinante della miniatura medievale e rinascimentale.
La mostra nasce dalla volontà di valorizzare e approfondire la conoscenza della collezione di manoscritti e miniature ritagliate (cuttings) del Museo Civico d’Arte Antica di Torino, costituita da 20 codici miniati, 10 incunaboli e da un ricco fondo di 80 tra fogli e miniature ritagliate, databili tra il XIII e il XVI secolo raramente esposta perché particolarmente delicata.
Il progetto intende svelare e illustrare al pubblico un patrimonio che pochi conoscono, affiancando alle vetrine una grafica che, oltre a inquadrare ciascun volume e ciascun frammento nel giusto contesto geografico e stilistico, apra anche degli approfondimenti sia sulle tecniche di realizzazione dei manoscritti e i materiali impiegati, sia sulle biblioteche nel Medioevo e nel Rinascimento e sulla circolazione dei libri in questo periodo.
Il progetto ha preso avvio nel 2021, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Storici (prof. Fabrizio Crivello) e il Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino (prof. Angelo Agostino), e il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale (prof. Maurizio Aceto). Il primo intervento è consistito nella schedatura sistematica dei materiali e in una campagna fotografica di tutte le opere prese in esame, seguite da una campagna di analisi scientifiche (quali misurazioni con le tecniche FORS e XRF riguardanti i supporti, i pigmenti, le dorature). La mostra nasce quindi dalla volontà di presentare, terminati i rilevamenti e le ricerche su questo fragile patrimonio, gli esiti degli approfonditi studi appena conclusi.
L’esposizione è articolata in sei sezioni cronologiche. Aprono la mostra, all’interno della sezione dedicata al Duecento e al Trecento, gli Statuti della Città di Torino del 1360 (manoscritto noto come Codice delle Catene, oggi conservato nell’Archivio Storico del Comune), un volume di grande importanza politica e simbolica per Torino, dal momento che racchiude i primi ordinamenti che regolavano la vita cittadina e i rapporti del Comune con i conti di Savoia; quindi, due statuti di Corporazioni medievali, la Matricola degli orefici e quella dei Cordovanieri di Bologna, e infine una Bibbia del 1280, autentico capolavoro del Duecento bolognese.
Novità assoluta dell’attuale allestimento è il progetto I Maestri della Polifonia: una selezione unica di manoscritti musicali che testimoniano come anche per i compositori l’epoca dei duchi di Borgogna sia stato un periodo di grandi innovazioni. Mentre Jan Van Eyck impreziosiva le Fiandre con i suoi straordinari dipinti, musicisti come Josquin des Prez, Johannes Ockeghem e Adriaan Willaert rivoluzionavano l’universo uditivo con una polifonia complessa e raffinata.
- Dove: Palazzo Madama - Museo Civico d'Arte Antica di Torino
- Quando: dal 23 Mag. al 8 Set. 2025
- Orario: da Mar. a Dom. 10.00-18.00
- Prezzo: Ingresso incluso nel biglietto delle collezioni.
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